A marzo ho fatto una piacevolissima conoscenza: sono stata individuata da una
galleria della Florida, che ha pubblicato sulla sua pagina Instagram un mio lavoro, diffondendolo oltreoceano.
Questa galleria si chiama
Florida Deaf Art Show ed è una galleria fuori dal comune: si tratta di
un’organizzazione no profit che si occupa di esporre arte esclusivamente di artisti sordi.
Sono rimasta stupefatta dalla quantità di artisti sordi che ho conosciuto tramite le condivisioni di FDAS: tutti artisti di grande talento. Uno degli obiettivi di Fdas è
raccogliere fondi per aiutare i sordi della Florida.
Trovo il loro progetto meritevole, quindi oggi vorrei parlarvene, anche perché questo evento mi ha dato uno spunto per riflettere su
come gli Stati Uniti siano parecchio più ‘avanti’ sul tema della sordità rispetto all’Italia.
Recentemente ho letto un articolo sul portale
SuperAbile dell’Inail scritto da una ragazza che si chiama Sheila Zhi Xu, e che è una scrittrice sorda che vive fra gli Stati Uniti e l’Italia.
Sheila racconta che nel suo
paese riesce a fare molte più cose che in Italia. Ad esempio, le leggi statunitensi prevedono dei supporti per le persone con disabilità, incluse quelle sorde, per quanto riguarda i servizi pubblici (scuola, medicina, legge, luoghi di lavoro, eccetera).
Lei può seguire corsi presso qualsiasi istituto di formazione negli Usa e ricevere
supporto alle sue esigenze, come ad esempio avere a disposizione un sottotitolista dal vivo o un interprete nella lingua dei segni durante le lezioni o gli eventi.
In più, ha accesso gratuito al servizio di
ritrasmissione video-telefonica 24 ore su 24, sette giorni su sette, che le permette di telefonare a qualsiasi numero di telefono, compresi quelli internazionali.
In Italia, sottolinea Sheila, non c’è un servizio di ritrasmissione video-telefonica gratuito 24 ore su 24, sette giorni su sette, diffuso su tutto il territorio.
Dal punto di vista della
scuola, ogni istituto decide in che misura può ospitare gli studenti sordi, poiché la legge italiana non richiede necessariamente agli istituti di fornire adeguamenti o servizi accessibili.
A volte i
servizi di interpretariato sono a pagamento e questo le ha reso complicato il trovare una scuola di italiano adeguata.
Qui puoi leggere il suo articolo
Noi persone sorde
Florida Deaf Art Show – chi sono
Florida Deaf Art Show è un’organizzazione no profit nata nel 2013.
Prima si chiamava
Orlando Deaf Art Show e l’associazione è nata con lo scopo di promulgare la visione inclusiva del fotografo e vice-presidente Dan Matamoros, dando vita a un luogo dove
mostrare al mondo il lavoro di artisti sordi, sia emergenti che affermati, ed esporre alla comunità internazionale il loro talento.
Con il tempo e grazie a tanta passione e innovazione, l’organizzazione è cresciuta in popolarità e, anche se ha subito uno stop nel 2015, poco dopo il progetto è ripreso e si è evoluto nel
Florida Deaf Art Show.
Florida Deaf Art Show – cosa fanno
L’associazione organizza dei
festival espositivi in diverse grandi città della Florida, con l’obiettivo di accendere i riflettori sugli artisti sordi e sostenere il loro talento.
Al contempo, l’associazione si impegna a
raccogliere fondi e a sensibilizzare le persone sui programmi dedicati ai sordi, soprattutto nelle città che ospitano le mostre annuali.
L’idea è migliorare la qualità della vita delle persone sorde e ipoacusiche, e creare per loro delle opportunità di crescita artistica e sociale.
Per raggiungere questo scopo, il
Florida Deaf Art Show crea almeno
due eventi di raccolta fondi e una mostra d’arte all’anno, coinvolgendo un bacino di circa 400 persone.
Il motto dell’associazione è
“Deaf Can!” e il supporto che offre si basa nel costruire passo dopo passo un
ambiente inclusivo, dove l’arte viene vista come un ponte capace di unire le persone sorde e udenti.
Non solo, perché FDAS fornisce anche una
piattaforma online per gli artisti sordi, così da poter
mostrare le loro opere al mondo intero.
Grazie al portale e ai social,
FDAS sta quindi dando potere all’intera comunità di persone con sordità, con l’idea e l’intento di costruire un futuro senza paura, in un
mondo sempre più accessibile.
Florida Deaf Art Show – gli artisti
Grazie a
FDAS ho potuto conoscere il lavoro di
molti artisti sordi sparsi per il mondo. È incredibile vedere la varietà di forme espressive e tecniche che caratterizza ognuno di loro!
Mi sono piaciute le opere di
Maryam Hafizirad, pittrice e scultrice persiana canadese sorda.
Secondo la sua biografia, Maryam ha esposto in molti paesi del mondo tra cui Iran, Cina, Germania, Malesia, India e Canada.
La sua arte è ispirata dalla
cultura persiana e per dipingere utilizza acrilico, vetro colorato frantumato e acquerello – usando i simboli della sua identità persiana e sorda – come i
melograni, che sono icone dell’amore nascosto liberato, i
pesci, esseri che vivono in un mondo silenzioso di pura bellezza e gli
uccelli, che incarnano la libertà.
Un’altra artista che mi ha colpito molto è la newyorkese
Nicole Wheat, che nella sua biografia racconta di essere nata con una grave perdita dell’udito e di avere speso la sua giovinezza a lottare con la comunicazione, sentendosi spesso sconnessa con i suoi coetanei.
All’età di 28 anni ha cominciato a perdere la vista e le è stata diagnosticata la
sindrome di Usher, una malattia genetica rara e incurabile, che include la
perdita dell’udito, problemi di equilibrio e l’insorgenza della retinite pigmentosa, una malattia degenerativa dell’occhio.
Nicole ha trovato nell’arte il suo
senso di vita e oggi crea opere dall’atmosfera notturna e visionaria, dove
gli occhi sono quasi sempre presenti.
Per concludere,
sono felice di essere stata selezionata dal Florida Deaf Art Show , che ha condiviso la mia opera
“Urlo Silenzioso“ sulla sua piattaforma.
Come tanti artisti, sogno anche io di esporre negli Stati Uniti!
Spero che in futuro ci sia l’occasione di esporre ad una mostra di FDAS per conoscere dal vivo altri artisti sordi come me,
per contribuire con la mia arte a questo bellissimo e valoroso progetto.